Il trekking sul Baltoro verso il campo base del K2 crediamo sia uno dei più entusiasmanti per gli amanti della montagna. Dal terzo giorno si cammina circondati a 360 gradi da picchi tutti più alti di 6000/7000 mt, in mezzo ad un paesaggio lunare: pareti verticali, rocce e ghiacciai. Totalmente diverso dai paesaggi himalayani. Lungo l'intero trek si vedono e quasi toccano quattro 8000 mt, il quinto si vede in una delle tappe di avvicinamento alla partenza del trek. La visione della piramide del K2 (qui è la montagna degli italiani) dopo sei giorni di fatiche, lascia senza fiato. Così pure la mattina, al circolo Concordia, ancora dentro il sacco a pelo, aprire la cerniera della tenda e vedere di fronte le cime del K2 e del Broad Peak è una sensazione unica e assolutamente da provare. Il trekking è stato particolarmente faticoso, non tanto per la quota che si raggiunge con salita costante e senza mai perderne troppa nelle discese, ma bensì per il fondo del sentiero che richiede costante attenzione nel cammino. Si avanza quasi sempre su pietrisco e sfasciume di ghiacciaio ed alle volte anche in mezzo a grosse rocce, con salti dall'una all'altra. Si procede sempre molto lentamente e con fatica anche in discesa, ma i paesaggi la ricompensano ampiamente. L'organizzazione è stata ottima e molto flessibile, come vostra abitudine. La guida locale ha risolto con professionalità gli imprevisti del percorso (passo Gondogoro chiuso dai militari) e gli infortuni occorsi.
Un trekking da fare una volta nella vita!
Grazie di cuore
leonardo, cristina, gianluigi