Trekking e Tribù nella Valle dell’Omo
Tra remote terre e antiche tribù nella Valle dell’Omo, alla scoperta delle origini dell'umanità
Dal 27/11/23 al 11/12/23
Trekking e tribù nella valle dell'omo
Un viaggio nel bacino dell’Omo equivale ad un caleidoscopio di cultura, tradizione e usanze secolari. Famoso per le sue tradizioni culturali e la diversità tribale, questo remoto angolo dell’Etiopia è stato un crocevia culturale per millenni.
La Valle dell’Omo è abitata da un variopinto miscuglio di tribù: i Karo, esperti pittori del corpo, gli Hamar, le cui donne portano i capelli in fitti riccioli arricchiti da copricapi di alluminio, e i Mursi, famosi per la loro piastra labiale, sono solo alcune delle tribù più remote e originarie dell’Africa. Nel Delta dell’Omo, praticamente incontaminati, i villaggi Dassanech sono sparsi tra le isole e nella foresta fluviale, ricchi di immensa importanza antropologica.
Osserva e sperimenta un altro stile di vita mentre verrai accolto da alcune delle 88 comunità culturali della Valle dell’Omo. Preparati ad un viaggio in una delle ultime frontiere inesplorate dell’Africa, dove i turisti sono ancora una rarità e dove la fauna è ancora selvaggia.
3 Momenti memorabili
1. Entrare in contatto con le tribù della Valle dell’Omo, per vivere le loro tradizioni
2. Un trekking unico tra le splendide montagne del Buska
3. Scoprire la cultura locale al mercato di Turmi
- Tipologia di viaggio: Naturalistico
- Durata: 15 giorni
- Numero partecipanti: min 7, max 15
- Requisiti: spirito di adattamento (per le notti in tenda con servizi basilari e per gli spostamenti scomodi) e buon allenamento (dalle 4 alle 5 ore di cammino al giorno)
- Volo intercontinentale: da/per Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Venezia Marco Polo con Turkish Airlines con scalo
- Pernottamenti: 6 in hotel, 2 in Community Lodge, 5 in Tende mobili
- Trasporti: Jeep 4×4
- Pasti: 13 colazioni, 13 pranzi, 13 cene
- Attività: visite ed ingressi come da programma
- Guide locali: parlante italiano per tutta la durata del viaggio
- Assistenza: assistente Viaggia con Carlo dall’Italia
Giorno 1: Italia / Addis Abeba
Ci troviamo in aeroporto insieme all’assistente Viaggia con Carlo e voliamo per Addis Abeba con scalo. Arriviamo in nottata e raggiungiamo l’hotel.
Pernottamento: Hotel Mado (o similare)
Giorno 2: Addis Abeba – Zway (4 h – soste escluse)
Dopo colazione, iniziamo la visita della città. Addis Abeba è una capitale che vive di un’energia positiva, proiettata verso la modernità economica, ma legata profondamente alle proprie tradizioni culturali, che avremo modo di scoprire all’Addis Abeba National Museum, nel quartiere di Arat Kilo. Il museo è uno dei posti più vivi e gradevoli della città, noto soprattutto per Lucy, l’ominide antenato dell’uomo scoperto nell’alta Rift Valley nel 1974. I suoi scopritori scelsero il nome ispirati da un brano dei Beatles, ma gli etiopi preferiscono essere più affettuosi: Lucy per loro è “Dinqnesh”, ovvero “sei meravigliosa”.
Dopo la visita, ci lasciamo alle spalle la città e partiamo per la Rift Valley, la grande frattura nel continente africano che dal Mar Rosso prosegue fino al Mozambico, casa di una serie di laghi. Nel pomeriggio, dopo essere arrivati al lago Zway, ci aspetta una piacevole gita in barca sul lago fino all’isola di Gelila.
Pasti inclusi: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: Hotel Haile Resort (o similare)
Giorno 3: Zway – Maze Park (5,30 h – soste escluse)
Il nostro viaggio prosegue verso sud e, superata la cittadina di Sodo, ci si inoltra tra le dolci colline del territorio della popolazione Wolaita e Gamo. La campagna fertile e tranquilla, con le tipiche capanne contornate da incantevoli orti, ci accompagna lungo il tragitto. Ci fermiamo per una piccola sosta per visitare un villaggio Wolayta, prima di arrivare nel pomeriggio al parco di Maze. Il Parco Nazionale del Maze, tra la provincia di Basketo e Sawla, è uno dei parchi più giovani dell’Etiopia, interessante per i birdwatchers e per la presenza di bufali e dell’antilope di Swayne.
Pasti inclusi: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: Campo mobile
Giorno 4: Maze Park – Jinka (3 h – soste escluse)
Dopo un safari mattutino nel parco, partiamo per Jinka, splendida cittadina, attraversando l’area del Gamo (“la forza del leone”), una zona verde e rigogliosa, casa di contadini e allevatori di bestiame. La nostra strada sale sulle montagne del Senegal, che dividono la regione del popolo Male da quella del popolo Ari.
Lungo la strada, facciamo una sosta per visitare un villaggio Male, popolo che vive nella zona nord-orientale della bassa valle dell’Omo. Il loro territorio è montuoso al centro, circondato da una verdeggiante pianura nelle zone circostanti, motivo per cui i Male si dividono tra agricoltori e pastori. Dopo la visita, facciamo un’ulteriore sosta in un villaggio Ari, l’etnia maggioritaria nella zona di Jinka, sparsi in un territorio che va dal nord del Mago Park fino alle colline attorno a Jinka e più a nord.
Pasti inclusi: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: Nasa Pension (o similare)
Giorno 5: Jinka – Mago Park – Lala (5 h – soste escluse)
Dopo colazione, andiamo alla scoperta del Mago Park, che attraversiamo per incontrare il popolo dei Mursi. Il Mago Park è un ambiente selvaggio, di savana aperta e di foreste di acacie. Con il Parco dell’Omo, è una riserva naturale per uccelli, antilopi, dik dik, bufali, zebre e anche leoni e leopardi.
I Mursi sono una tribù di 5.000 persone che vivono nell’area tra i due fiumi Mago e Omo, famosi per la tradizione delle donne di deformare il labbro inferiore con piattelli di argilla. Proseguiamo verso Lala in un villaggio Hamer, da dove partirà il nostro trekking per i magnifici monti Buska.
Pasti inclusi: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: Campo mobile
Giorno 6: Lala – Busca (930 mt | 4 h)
Iniziamo il trekking con una tappa veloce, ma con qualche salita un po’ ripida. La splendida vallata di Asonda è il nostro riferimento costante lungo il cammino. L’ambiente circostante, punteggiato da alberi di fico e acacie, è di un verde vivo, a differenza delle piane circostanti, anche se i fiumi, sui cui letti spesso si può camminare, sono asciutti. Giunti sulla cima di una collinetta raggiungiamo il campo, sotto un’enorme pianta accanto al tukul del capo villaggio.
Pasti inclusi: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: Campo mobile
Giorno 7: Busca – Kufri (950 mt | 5 h)
La tappa di oggi è caratterizzata da continue salite e discese di dolci e verdi collinette, attraverso le tombe Hamer, riconoscibili dalle micro stele alte circa un metro e circondate da cumuli di pietre. Il paesaggio è vasto e l’orizzonte spazia sull’incantevole piana di Turmi.
Camminando sul fiume, ci imbattiamo spesso in pozzi rudimentali, da cui gli Hamer recuperano l’acqua per loro e per il bestiame. Il passaggio di visitatori è sempre oggetto di curiosità da parte dei locali, i quali però mantengono un’elegante riservatezza, interessati nel sapere se la visita dei forestieri sarà foriera di buone o cattive notizie.
Pasti inclusi: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: Campo mobile
Giorno 8: Kufri – Turmi (1,30 h – soste escluse)
Il lunedì è il giorno del mercato a Turmi e, dai villaggi, la gente del luogo si incammina presto la mattina per raggiungerlo, come facciamo noi oggi. I mercati settimanali sono molto importanti per le tribù del basso fiume Omo: è un luogo d’incontro e condivisione, dove si hanno notizie di parenti, amici e degli altri villaggi, dove i giovani si incontrano e condividono racconti passati.
Pasti inclusi: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: Hotel Buska Lodge
Giorno 9: Turmi – Nyangatom (3 h – soste escluse)
Oggi, attraversando il ponte sul fiume Omo, visitiamo la sponda occidentale. Questo territorio, confinante con il Sud Sudan, è un territorio rimasto poco accessibile fino a pochi anni fa, abitato solamente da un popolo nilotico, i Nyangatom, che abbiamo modo di conoscere passando la notte vicino a un villaggio.
Pasti inclusi: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: Campo mobile
Giorno 10: Nyangatom – Omorate – Konso (4 h – soste escluse)
Oggi partiamo per Konso, con una sosta lungo la strada a Omorate, un villaggio di frontiera, casa del popolo dei Dassanech, dove percorriamo in barca una parte del fiume Omo. I Dassanech sono un popolo di pastori e pescatori e vivono in un territorio nella zona del delta dell’Omo, dove il fiume entra nel lago Turkana. Per raggiungere Konso percorriamo la solitaria strada di Weyto, passante anche attraverso il famoso lago Stefania, ora purtroppo prosciugato e ridotto a palude.
Pasti inclusi: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: Kanta Lodge (o similare)
Giorno 11: Konso – Arba Minch (4 h – soste escluse)
I Konso occupano l’ultimo tratto del dolce altopiano verso la valle dell’Omo, prima che diventi savana. Una zona diventata patrimonio dell’Unesco grazie a loro, i Konso, che hanno terrazzato i terreni salvandoli dall’erosione.
Nel pomeriggio, partiamo per Arba Mich, incantevole cittadina ad est del Parco Nazionale di Nechisar, dove ci aspetta una piacevole gita in barca sul lago. Il Parco Nazionale di Nechisar e i laghi Chamo e Abay sono perfetti punti di osservazione per i birdwatchers, ma, tra safari ed escursioni sui laghi, si possono osservare anche coccodrilli e ippopotami.
Pasti inclusi: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: Kanta Lodge (o similare)
Giorno 12: Arba Minch – Soddo (4 h – soste escluse)
Nel pomeriggio saliamo sulle montagne che sovrastano i laghi Abay e Chamo, dove vive il popolo Dorze, un popolo di tessitori famosi per costruire altissime capanne a forma di testa d’elefante costruite con bambù e le foglie del falso banano, che possono raggiungere anche i 10 metri di altezza. Inoltre, il popolo Dorze ha un’antica tradizione nella lavorazione del cotone con metodi molto semplici ed efficaci. I villaggi sono tutti circondati da un rigoglioso boschetto di Ensete, conosciuta anche come la pianta del falso banano.
Pasti inclusi: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: Lewy Resort (o similare)
Giorno 13: Soddo – Ghecce (4 h – soste escluse)
Dopo colazione, partiamo per Ghecce, vicino alle splendide montagne del popolo dei Guraghe. Fuori dalle rotte turistiche, tra le suggestive capanne tradizionali, passeggiamo lungo pianeggianti sentieri, immersi nel verde delle foreste guraghe, considerate sacre dalla popolazione locale, fino a raggiungere la cascata di Agenna. L’aria pulita, lontana da strade trafficate, assume spesso il profumo balsamico degli eucalipiti, l’odore del kocho in lavorazione o quello del burro usato per il ketfo, un tipico piatto guraghe.
Pasti inclusi: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: Desalegn Hotel (o similare)
Giorno 14: Ghecce – Addis Abeba (4 h – soste escluse) / Italia
Prima di raggiungere Addis Abeba, iniziamo la nostra giornata visitando gli incantevoli villaggi della collina: le capanne guraghe sono delle vere opere d’arte, costruite da un popolo ospitale e gentile. Una volta arrivati ad Addis, ci trasferiamo in Hotel in day use (Hotel Mado o similare), per sistemarci e cenare prima di raggiungere l’aeroporto per il volo di rientro.
Pasti inclusi: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: A bordo del volo
Giorno 15: Arrivo in Italia
Arriviamo in Italia in mattinata. Trasformati, arricchiti e diversi da come siamo partiti.
Posti Disponibili
Richiesta Informazioni
Disponibile anche su misura
Questo viaggio è disponibile anche in formula personalizzata per almeno due partecipanti.
Viaggia con Carlo per il sociale
Partecipando ai nostri viaggi devolviamo 20€ da parte tua all’associazione di volontariato Finale for Nepal.